Ode allo Yogurt

Ciotola yogurt

Oggi voglio parlare di un altro alimento decisamente intelligente ma a cui spesso viene sottovalutato il merito: lo yogurt. 

Definendolo, è un alimento derivato dal latte che, in seguito all’inoculazione di fermenti lattici specifici (alias batteri quali il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus) e alla loro proliferazione, fermenta. 

Ma non è tutto qui. Le sue favolose proprietà sono da attribuire alla sua ricchezza in probiotici. Secondo la definizione ufficiale di FAO e OMS i probiotici sono “organismi(batteri sempre, non alieni) vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite (ovvero il nostro corpo, non la suocera la domenica a pranzo)”.

I fermenti probiotici, quali –tra i tanti- Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei, Lactobacillus lactis, Bifidobacterium bifidum, a differenza del Lactobacillus bulgaricus e dello Streptococcus thermophilus, riescono a sopportare indenni l’acidità dei succhi gastrici, a sopravvivere ed a riprodursi nel tratto gastrointestinale. 

Ma qui, qualche neofita della nutrizione e fisiologia, potrebbe spaventarsi. Ebbene no: noi li possediamo già nel nostro organismo, e neanche pochi.

Per il buon funzionamento delle nostri funzioni digestive e immunitarie  e per la produzione di alcune vitamine, i batteri sono fondamentali e fanno parte di noi vivendo in una perfetta simbiosi, tant’è che sono chiamati “flora batterica endogena”. Iniziano a popolare il nostro intestino dalla nascita e sono indispensabili per la nostra vita. In media nel nostro intestino ne possediamo un quantitativo tale da rappresentare circa un chilo e mezzo del nostro peso (e questa è una chicca che mi rivendo con i babbani dicendo che difatti IO peso un chilo e mezzo in meno di quello che dice la bilancia, gnehehehe). 

NotaBene per i miei pazienti: non provate a fregarmi ora, vi peso io!

Come disse il dott. Louis Pasteur, uno dei primi e più importanti microbiologi della storia, “Signori, spetterà ai microbi l’ultima parola”, vediamo perché sono così importanti, seppur così piccoli:

le specie sono centinaia, ma in particolare i Lattobacilli e Bifidobatteri contenuti anche nello yogurt:

  • Partecipano attivamente alla pre-digestione del cibo aumentando la disponibilità dei nutrienti, producono vitamine del gruppo B (niacina, acido folico, piridossina) che sono fondamentali per la produzione di energia nel nostro organismo,
  • hanno un’azione antibatterica nei confronti dei batteri patogenisia per “competizione” prendendosi a gomitate che per la produzione di sostanze come acido lattico e acido acetico che, abbassando il pH, rendono difficile l’insediamento patogeno. Producono inoltre veri e propri  “antibiotici naturali” come il Perossido d’idrogeno, Acidofillina, Acidolina, Lattobacillina, Lactocitidina,
  • Sono in grado di tenere sotto controllo ed eventualmente combattere la Candida, che è un fungo che popola la bocca, la gola, il tratto digerente, il tratto genito-urinario e la pelle di persone sane, che in determinate condizioni prende iniziativa e provoca un sacco di fastidi,
  • Hanno persino un’azione anticolesterolo aiutando nel riassorbimento della bile,
  • Migliorano la digestione, regolarizzando il transito intestinale aiutando in caso di stipsi o diarrea, agendo in modo sinergico alla fibra alimentare,
  • Il Lactobacillus bulgaricus, inoltre, è fondamentale per gli intolleranti al lattosio grazie alla sua geniale capacità di scomporlo in glucosio e galattosio, cosa che gli intolleranti hanno difficoltà a fare per mancanza/riduzione dell’enzima responsabile,
  • Essendo dei batteri, per quanto buoni, tengono sempre sveglio e attivo il sistema immunitario che li conosce e tollera, e specialmente nel neonato esercitano una vera e propria azione di “addestramento”,
  • Sembrano avere, da recenti ricerche, anche un ruolo protettivo nei confronti del cancro al colon essendo in grado di metabolizzare alcune sostanze cancerogene prodotte, ad esempio, in seguito alla cottura della carne alla griglia,
  • Rivestono uno dei ruoli nella patofisiologia di diabete e obesità: la flora endogena (quando non è alterata) sembra proteggere dagli effetti infiammatori indotti da batteri patogeni intestinali e dall’ingestione di cibi ricchi in grassi, che porterebbero poi a resistenza all’insulina e ai conseguenti disordini metabolici […]

Ecco perché i probiotici nello yogurt fanno bene: essendo batteri già presenti nel corpo umano, essi riescono a dare ‘na spintarella alla flora batterica portandola ad una condizione di normalità, nel caso sia stata compromessa a causa di cure con antibiotici, da stress o da un’alimentazione scorretta.

Oltretutto in uno yogurt sono contenute almeno 100.000.000 cellule batteriche per millilitro, questo significa che il numero di microrganismi contenuti in un vasetto è circa 20 volte superiore alla popolazione mondiale.

Per finire, lo yogurt non ha solo effetti “salutari” per il contenuto in probiotici, ma è anche un’ottima fonte di calcio e fosforo, proteine, carboidrati e –nel caso sia derivato da latte scremato – pochissimi grassi. Apporta, per vasetto, circa una sessantina di calorie, diventando anche un ottimo spuntino saziante per chi deve tener d’occhio le calorie mangiando sano e nutriente. 

NB. Questo vale per lo yogurt bianco, ma dato che non a tutti piace, ci si può aggiungere un po’ di frutta a pezzi (meglio farlo voi piuttosto che comprarlo già alla frutta che spesso è addizionato con coloranti per renderlo più credibile o esaltatori del sapore dato che spesso in questi casi la frutta lo yogurt l’ha vista da lontano) oppure una manciata di cereali o fiocchi d’avena, così assumete pure un bel po’ di fibra.

HIP HIP URRA’ PER LO YOGURT!

Bibliografia

Esame di Microbiologia Cellulare – Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (30 e lode, signori!)

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