Olio di Palma: domande & risposte

Nonostante sia passato un po’ il polverone mediatico sull’olio di palma (e così calmato si è anche il mio fegato) comunque sembra che alla fine non sia stata fatta chiarezza del tutto. A convincermi di ciò è anche la moltitudine di prodotti ora in commercio che spavoneggiano in etichetta “senza olio di palma” e che costano almeno il 30% in più. Poi ormai essere “senza olio di palma” sembra renderti particolarmente fico, anche se sei semplicemente acqua liscia oligominerale. Peeeer tale ragione, ho deciso di pubblicare una cosetta a riguardo, ma visto che sono pigra (o, più realisticamente, non sto avendo tempo) riciclo quella che è stata una mia piccola intervista per un caro amico che mi ha fatto delle domande per completare un lavoro di gruppo in ambito universitario.

  1. Ti risulta che quest’olio a causa dell’alta percentuale di grassi saturi, nonché della presenza di acido palmitico, possa essere particolarmente dannoso per l’uomo per quanto riguarda le malattie cardiovascolari?

Diversi studi correlano l’incidenza di patologie cardiovascolari con un consumo eccessivo di grassi saturi come l’acido palmitico e miristico che sono appunto due delle componenti dell’olio di palma. E’ necessario sottolineare però che non è il singolo componente a rendere un alimento pericoloso per la salute quanto piuttosto la sua composizione nell’insieme, la quantità totale che se ne consuma ma soprattutto –più precisamente- bisogna valutare l’alimentazione nella sua totalità. E’ una dieta ricca di acidi grassi saturi, farine raffinate e zuccheri semplici ad aumentare considerevolmente il rischio di sviluppare problemi cardiovascolari, non l’acido palmitico in sé. Tutto ciò che assumiamo ha un ruolo nel bilanciamento finale dei nutrienti e nell’eventuale aumento della suscettibilità alle diverse patologie.

  1. Diverse fonti riportano che sia collegato alle cause dell’insorgere di malattie quali cancro e diabete di tipo2, cosa ne pensi a riguardo?

Sull’onda del rumore mediatico dell’olio di palma in tempi recenti sono emerse anche accuse di una sua presunta cancerogenicità, tuttavia attualmente non vi è nessun riscontro nella letteratura scientifica che comprovi la correlazione diretta tra questo ingrediente e l’induzione di tumori. Come detto prima, è l’alimentazione nella sua totalità a definire un aumentato rischio/o una migliore prevenzione di patologie multifattoriali e complesse come i tumori.

Per quanto riguarda il diabete di tipo 2, era stato pubblicato uno studio sulla rivista scientifica “Diabetologia” in cui lo si correlava ad un aumento di incidenza di questa patologia, gli stessi autori di quel lavoro hanno però successivamente pubblicato una correzione riferendo la non totale applicabilità dei risultati ottenuti in quanto per lo studio gli animali sono stati nutriti con una dieta ricca del 60% di olio di palma idrogenato. Il punto sta nel fatto che nell’industria alimentare non viene impiegata l’idrogenazione sull’olio di palma, dunque scientificamente un tale risultato non è applicabile alla realtà dei fatti (e che quindi il risultato è dovuto all’idrogenazione dei grassi, non ai grassi stessi).

     3. Ti risulta che può influire sulla produzione di insulina del pancreas?

In uno studio sperimentale in vitro le cellule del pancreas sono state perfuse con palmitato (uno dei componenti dell’olio di palma) e le si è viste registrare un danno. Si tratta di un lavoro sperimentale nelle sue primissime fasi, è dunque sicuramente prematuro definire una correlazione diretta tra l’impiego di olio di palma (quindi l’alimento nella sua totalità, oltre al singolo componente) e la produzione di insulina da parte delle cellule del pancreas in un organismo vivo, e quindi più complesso delle singole cellule in laboratorio.

  1. Siccome la maggior parte delle fonti ritiene che il problema principale sia la sua assunzione inconsapevole, da parte del consumatore, ci piacerebbe sapere se e in che misura ritieni che sia pericolosa la sua assunzione?

Per quanto detto prima, l’olio di palma in sé non è pericoloso, lo sono le sue componenti in grassi saturi ma soprattutto bisogna valutare la quota totale di grassi saturi assunta con l’alimentazione quotidiana (non dovrebbe superare il 10%). Quel che è scorretto sostenere è che gli altri grassi (burro, lardo, strutto, margarina) non facciano poi così male mentre l’olio di palma sì. Se invece di comprare un biscotto con olio di palma ci facciamo un ciambellone a casa con il burro, stiamo difatti mangiando (in questo senso) la stessa cosa.

  1. Ritieni utile o possibile, da un punto di vista alimentare/salutare, la sua sostituzione con altri grassi vegetali come quelli idrogenati?

No, anzi. I grassi vegetali idrogenati sono quasi peggio dei grassi saturi, moltissimi studi correlano un’aumentata incidenza di malattie cardiovascolari proprio per un eccesso alimentare di grassi idrogenati. La chiave sta nel condurre una vita sana, attiva ed un’alimentazione equilibrata ricca di frutta verdura e cereali integrali con una quantità controllata di alimenti e/o condimenti che contengono grassi saturi/idrogenati.

olio-di-palma

Povero olio di palma 🙁

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