Site icon Dott.ssa Giulia Vincenzo Biologa Nutrizionista

Ode allo Yogurt

Ciotola yogurt

Oggi voglio parlare di un altro alimento decisamente intelligente ma a cui spesso viene sottovalutato il merito: lo yogurt. 

Definendolo, è un alimento derivato dal latte che, in seguito all’inoculazione di fermenti lattici specifici (alias batteri quali il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus) e alla loro proliferazione, fermenta. 

Ma non è tutto qui. Le sue favolose proprietà sono da attribuire alla sua ricchezza in probiotici. Secondo la definizione ufficiale di FAO e OMS i probiotici sono “organismi(batteri sempre, non alieni) vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite (ovvero il nostro corpo, non la suocera la domenica a pranzo)”.

I fermenti probiotici, quali –tra i tanti- Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei, Lactobacillus lactis, Bifidobacterium bifidum, a differenza del Lactobacillus bulgaricus e dello Streptococcus thermophilus, riescono a sopportare indenni l’acidità dei succhi gastrici, a sopravvivere ed a riprodursi nel tratto gastrointestinale. 

Ma qui, qualche neofita della nutrizione e fisiologia, potrebbe spaventarsi. Ebbene no: noi li possediamo già nel nostro organismo, e neanche pochi.

Per il buon funzionamento delle nostri funzioni digestive e immunitarie  e per la produzione di alcune vitamine, i batteri sono fondamentali e fanno parte di noi vivendo in una perfetta simbiosi, tant’è che sono chiamati “flora batterica endogena”. Iniziano a popolare il nostro intestino dalla nascita e sono indispensabili per la nostra vita. In media nel nostro intestino ne possediamo un quantitativo tale da rappresentare circa un chilo e mezzo del nostro peso (e questa è una chicca che mi rivendo con i babbani dicendo che difatti IO peso un chilo e mezzo in meno di quello che dice la bilancia, gnehehehe). 

NotaBene per i miei pazienti: non provate a fregarmi ora, vi peso io!

Come disse il dott. Louis Pasteur, uno dei primi e più importanti microbiologi della storia, “Signori, spetterà ai microbi l’ultima parola”, vediamo perché sono così importanti, seppur così piccoli:

le specie sono centinaia, ma in particolare i Lattobacilli e Bifidobatteri contenuti anche nello yogurt:

Ecco perché i probiotici nello yogurt fanno bene: essendo batteri già presenti nel corpo umano, essi riescono a dare ‘na spintarella alla flora batterica portandola ad una condizione di normalità, nel caso sia stata compromessa a causa di cure con antibiotici, da stress o da un’alimentazione scorretta.

Oltretutto in uno yogurt sono contenute almeno 100.000.000 cellule batteriche per millilitro, questo significa che il numero di microrganismi contenuti in un vasetto è circa 20 volte superiore alla popolazione mondiale.

Per finire, lo yogurt non ha solo effetti “salutari” per il contenuto in probiotici, ma è anche un’ottima fonte di calcio e fosforo, proteine, carboidrati e –nel caso sia derivato da latte scremato – pochissimi grassi. Apporta, per vasetto, circa una sessantina di calorie, diventando anche un ottimo spuntino saziante per chi deve tener d’occhio le calorie mangiando sano e nutriente. 

NB. Questo vale per lo yogurt bianco, ma dato che non a tutti piace, ci si può aggiungere un po’ di frutta a pezzi (meglio farlo voi piuttosto che comprarlo già alla frutta che spesso è addizionato con coloranti per renderlo più credibile o esaltatori del sapore dato che spesso in questi casi la frutta lo yogurt l’ha vista da lontano) oppure una manciata di cereali o fiocchi d’avena, così assumete pure un bel po’ di fibra.

HIP HIP URRA’ PER LO YOGURT!

Bibliografia

Esame di Microbiologia Cellulare – Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (30 e lode, signori!)

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